percorso DRAMMATURGIA
Incontro con TINO CASPANELLO
letture sceniche e presentazione del libro
TEATRO DI TINO CASPANELLO
Editoria e Spettacolo (Collana FARE TESTO - Drammaturgia Italiana Contemporanea)
Con il paziente lavorìo di una scrittura a lungo meditata, Tino Caspanello rappresenta una delle esperienze drammaturgiche più importanti e degne di rilievo nel panorama italiano degli ultimi anni. Il suo impegno con la compagnia Pubblico Incanto dura ormai dal 1992 e, a partire dalla realtà di Pagliara un piccolo borgo del versante ionico della provincia messinese, comincia a dare ora esiti notevoli dell’onestà e del coraggio intellettuale del suo artefice.
1952. A DANILO DOLCI. Dedicato a Danilo Dolci. Una dedica che parla il linguaggio del Teatro, che cerca di percepire cosa si agita sotto le parole e le azioni. Un viaggio in treno, quel viaggio che portò Danilo Dolci in Sicilia nel 1952. Vite che si incrociano lungo il tragitto, teorie, pratiche di vita e comunicazioni che dipingono un affresco lucido e agghiacciante di una società trascinata verso il perbenismo, verso la normalizzazione da un potere che soffoca e annienta l'individuo, la sua spinta alla giustizia e alla socialità.
Intanto, qualcuno, fuori da quel treno, in una Sicilia lontana dai fasti di un’economia in crescita (proprio ai primi mesi del 1952 risale l’ennesima censura della riforma agraria), qualcuno muore, qualcuno continua a morire per la fame, per mano della mafia, per la disperazione.
E’ là che Danilo si sta recando; non sa cosa troverà, chi lo sosterrà nella lotta che, da quel momento, avrà un unico obiettivo: restituire dignità agli esseri umani, agli ultimi, a quei "vinti" che continuano ad alimentare, loro malgrado, cronache e letterature.